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Il GSE sospende gli Incentivi relativi al DM 23 giugno 2016: i Legali di Assoidroelettrica anche oggi sono al lavoro

Quest’oggi l’Avv. Giovanni Battista Conte si è confrontato con i legali del GSE con il preciso intento di porre rimedio all’incresciosa situazione instauratasi a seguito di una discutibile interpretazione da parte dello stesso GSE della Sentenza 8997/2017 del TAR del Lazio, interpretazione che anziché risolvere un problema per il quale il Giudice ha dato ragione all’Associazione, ne accentua gli effetti.
Infatti per gli impianti di grandi dimensioni dovrà essere indetta un’asta, senza inficiare quindi i registri e gli aspetti inerenti gli accessi diretti, alla pari, non devono intaccare lo stesso registro. A breve l’Associazione dovrebbe tenere con il GSE un nuovo incontro.

Assoidroelettrica ha impugnato parte del DM 23 giugno 2016 con il preciso intento di dare pari opportunità a tutti garantendo la libera imprenditoria privata e consentendo l’accesso all’incentivo ad ogni taglia di impianto, laddove, si ribadisce, il Giudice ha dato ragione ad Assoidroelettrica.
L’Associazione non poteva in alcun modo permettere che soggetti pubblici potessero accedere ad accessi diretti con soglie doppie rispetto a quelle imposte agli Operatori Privati.

Dispiace molto che in una fase transitoria quale quella attuale, alcuni soggetti che hanno maturato il legittimo accesso all’incentivo ne vedano temporaneamente sospesa l’erogazione. Sarà cura di Assoidroelettrica e dei suoi Legali proseguire in quel rapporto di dialogo con le Istituzioni ed anche d’innanzi al Consiglio di Stato, al fine di ripristinare quanto prima la normalità.
Dispiace altresì apprendere che associazioni localmente organizzate abbiano recentemente comunicato ai Produttori che le cause della sospensione dell’incentivo siano imputabili ad Assoidroelettrica, senza precisare l’intero contesto ed omettendo di informare la Categoria che loro stesse hanno proceduto ad impugnare la medesima graduatoria del registro, forse anche in conflitto di interesse.
Assoidroelettrica desidera precisare come quotidianamente scende in campo impugnando trasversalmente tutti quei provvedimenti che sono ritenuti lesivi dell’intera Categoria, basti pensare alla Delibera della Valle d’Aosta che di fatto vietava ai soggetti privati di continuare a realizzare nuovi impianti, deliberazione impugnata con risultato positivo, oppure, altresì,  ad esempio, all’impugnazione dell’aumento dei canoni in Regione Toscana recentemente conclusasi positivamente con una riduzione per i piccoli impianti fino al 40% del valore totale. Ancora basti pensare all’impugnazione dell’aumento dei canoni in Regione Umbria piuttosto che ai ricorsi presentati con riferimento a quei divieti di realizzazione di impianti nei piccoli bacini montani nel Distretto Idrografico delle Alpi Orientali, tutte “battaglie” che hanno visto Assoidroelettrica unica Associazione di Categoria specifica per la fonte scesa in campo a diversa dei Produttori.

Ben diverso appare invece quel ricorso depositato da altra realtà associativa, teso ad impugnare la graduatoria dell’ultimo registro al solo fine di poter collocare in posizione utile i primi progetti della “Tabella C” – esclusi dall’incentivo – laddove, guarda caso, fra  i progetti esclusi ve ne è uno riconducibile ad un soggetto ai vertici della realtà promotrice dello stesso ricorso.