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CONGRATULAZIONI AL NUOVO ESECUTIVO. NECESSARIO RAPPRESENTARE SUBITO I PROBLEMI DELLA CATEGORIA

E’ avvenuto lo scorso sabato il giuramento del nuovo Governo che nella giornata di ieri ha svolto il primo Consiglio dei Ministri.


Assoidroelettrica formula le più vive congratulazioni al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed alla squadra dei nuovi Ministri; premendo il collegamento sottostante è possibile prendere visione di una breve presentazione redatta da “InRete – Relazioni Istituzionali e Comunicazione“:


Il Governo Meloni – La Squadra dei Ministri


L’auspicio è quello di vedere presto l’instaurarsi di un rinnovato rapporto di collaborazione che nell’interesse sia delle famiglie e delle imprese italiane che dell’ambiente, quindi di uno sviluppo sostenibile, possa vedere al meglio valorizzato il comparto idroelettrico nazionale.


Due sono i temi fondamentali su cui Assoidroelettrica intende lavorare assieme al nuovo esecutivo. In primo luogo la salvaguardia delle concessioni idroelettriche italiane ed in secondo, di pari importanza, il prezzo di remunerazione dell’energia.


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Da tempo l’Associazione aveva aperto un confronto con il Signor Ministro Adolfo Urso, già Presidente del Copasir, dai documenti del quale, infatti, era emersa la precisa valenza strategica della tutela degli asset fondamentali della nazione quindi anche l’adeguata salvaguardia delle concessioni idroelettriche (Comunicato Stampa 300/2022); i lavori non potranno che proseguire sulla medesima linea.
Al Signor Ministro Urso, che si ringrazia anche per essere intervenuto al convegno di Assoidroelettrica lo scorso 16 settembre, oltre che gli auguri di buon lavoro si formulano le più sentite espressioni di gratitudine per quanto fino ad oggi svolto, ringraziamenti che si estendono all’On. Alessia Ambrosi anche Lei da tempo in prima linea nel tutelare l’idroelettrico italiano.


Indispensabile risulta oggi rivedere a rialzo il valore di remunerazione dell’energia per gli impianti non incentivati, infatti, l’incredibile siccità che sta caratterizzando l’intero 2022 legata all’impennata dei costi di gestione-manutenzione degli impianti, rende insostenibile un valore di remunerazione a 60€/MWh o addirittura inferiore.


Non a caso la Commissione Europea ha ritenuto congruo, anche se purtroppo non vincolante, un valore di circa 180€/MWh con il preciso intento di salvaguardare gli investimenti nelle rinnovabili. Ad agevolare una rivisitazione del prezzo vi è indubbiamente la discesa del PUN degli ultimi giorni che andando a ridurre la necessità di impiegare consistenti risorse in aiuto di imprese e famiglie lascia oggi quegli spazi fondamentali necessari ad aiutare le imprese idroelettriche mai in difficoltà come in questo periodo.