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L’IDROELETTRICO SULL’ARCO ALPINO EUROPEO: QUEL GRAN PARLARE DI CONCESSIONI

Periodicamente si torna a parlare delle concessioni idroelettriche, quindi di “gare si – gare no”. In questi giorni ha fatto molto discutere la chiusura del contenzioso con Bruxelles della Francia che pare proprio non andare a gara.


Ricordiamo che in passato era già stata rimossa da parte di Bruxelles la procedura di infrazione per la non messa a gara nei confronti di molti paesi Europei.
È di grande attualità anche il tema dell’idroelettrico in Svizzera dove sono stati individuati siti strategici per incrementare di 2TWh la produzione.


La Francia punta a fare meglio, ponendosi l’obiettivo di incrementare l’energia prodotta da fonte idrica di ben 4TWh decidendo di mettere in campo 20 miliardi di euro di investimenti nella chiara e precisa ottica di confermare agli attuali concessionari la valorizzazione della risorsa. Qui per evitare le gare il disegno sarebbe quello di passare da una concessione ad un contratto che consenta di produrre l’energia.


Lì, in quei territori, rimane aperta una sorta di ipotesi di quello che potrebbe essere un idro-release: in sostanza l’opportunità di mettere a disposizione quote di energia a condizioni agevolate per i consumatori.
Diverse possono essere le sfumature, anche in Italia, legate al rinnovo delle concessioni; ciò che è certo è che non si debba perdere il passo rispetto a Paesi confinanti in un contesto dove garantire la produzione dell’energia significa garantire occupazione.


Questo tema sarà trattato con grande interesse nel corso del convegno di Desenzano del Garda che si terrà il prossimo 3 ottobre. 


Al fine di agevolare l’organizzazione dell’evento gli interessati a partecipare possono inviare un’email all’indirizzo convegni@assoidroelettrica.it indicando nell’oggetto “Presente e Futuro dell’Idroelettrico 2025” ed i nominativi dei partecipanti nel testo.