7949
post-template-default,single,single-post,postid-7949,single-format-standard,cookies-set,cookies-accepted,mkd-core-2.0.2,mikado-core-2.0.2,ajax_fade,page_not_loaded,,onyx-ver-3.3, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,fade_text_scaledown,wpb-js-composer js-comp-ver-6.4.2,vc_responsive

RICORSO EXTRA-PROFITTI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA: L’AVVOCATO GENERALE DEPOSITA LE SUE CONCLUSIONI IN VISTA DELLA SENTENZA

L’Associazione comunica che l’Avvocato generale della Corte di Giustizia UE ha rassegnato le proprie conclusioni nella causa C-423/23 relativa alla compatibilità con il diritto euro unitario delle norme sugli extra-profitti di cui all’art. 15 bis del DL 4/22, concludendo nel senso che: la disciplina comunitaria di cui alla Direttiva UE 2019/944, alla Direttiva UE 2018/2011 e al Regolamento UE 2022/1854 non osta a una normativa nazionale che prevede che il tetto sui ricavi di mercato sia determinato sulla base della media aritmetica dei prezzi rilevati nella zona di mercato corrispondente nel corso dell’ultimo decennio, rivalutati sulla base dell’inflazione, purché le condizioni di cui all’articolo 8, paragrafo 2, lettere b) e c), del Regolamento 2022/1854 siano soddisfatte e cioè che le misure nazionali introdotte “b) non compromettano i segnali di investimento; c) assicurano la copertura degli investimenti e dei costi di esercizio”.


L’Associazione rammenta come l’Autorità, con il preciso intento di favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, abbia ritenuto che gli investimenti nel settore debbano avere una resa di circa il 7-8%.


Come più volte fatto notare da Assoidroelettrica, il combinato tra la siccità dell’anno 2022 (protrattasi poi per tutto il primo semestre 2023) e gli effetti delle norme sugli extra-profitti ha messo in rosso i conti delle società idroelettriche operanti in Italia non garantendo la copertura né degli investimenti né dei costi di esercizio.



Già nel concludersi del 2022 stesso, infatti, prendendo in esame due impianti ormai fermi a causa della perdurante siccità, l’Associazione aveva posto la criticità dei bilanci all’attenzione delle Istituzioni quale esempio di tante realtà del settore, come si può evincere dalla lettura della lettera indirizzata al Ministro Gilberto Pichetto Fratin, premendo il collegamento sottostante:


Lettera al Ministro Gilberto Pichetto Fratin


Analoghi contenuti furono parimenti trattati fin da quel periodo anche presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, direttamente con il Sig. Ministro Adolfo Urso, incontro del quale si rimanda al Comunicato Stampa 337.


Incessante il lavoro portato avanti nel tempo, che continuerà in tutte le sedi. Tali documenti di bilancio sono stati oggetto del fascicolo del ricorso presentato al TAR, dove fu ottenuta la sospensiva e rimessa la decisione alla Corte di Giustizia Europea.


Sarà questo il tema su cui l’Associazione continuerà a perorare la causa degli impianti idroelettrici, le cui peculiarità li rendono diversi da quelli di ogni altra fonte.


Si rimane ora in attesa della pubblicazione della sentenza da parte della Corte di Giustizia per sapere se condividerà il punto di vista dell’Avvocato Generale o riterrà le norme sugli extra–profitti contrarie al diritto europeo.


Premendo il collegamento seguente è possibile prendere visione integrale delle conclusioni menzionate:


Conclusioni dell’Avvocato Generale


Sarà cura di Assoidroelettrica tenere tempestivamente aggiornati gli operatori sugli sviluppi.


Assoidroelettrica ringrazia l’Avv. Giovanni Battista Conte, l’Avv. Giuseppe Giordano e tutti i professionisti dello Studio CL&P LEX per l’assistenza legale prestata.